Cos’è il massaggio miofasciale?

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Il massaggio miofasciale è una tecnica che, come indica il nome stesso, mira a lavorare i muscoli e le fascie che li contengono. Nello specifico questo tipo di approccio vuole sollecitare la fascia che riveste i muscoli. Si tratta di un massaggio che è molto diffuso negli Stati Uniti d’America e sta riscontrando molto successo anche in Italia, le origini sono legate al lavoro dell’osteopata Andrew Taylor Still che ha basato la sua tecnica avanzata sul lavoro manuale, con particolare rilievo del trattamento di tutta la fascia connettiva che riveste a livello sottocutaneo i muscoli.

Come funziona il massaggio miofasciale

Il fisioterapista che esegue questa tecnica va a lavorare direttamente con la sua pressione energica sulle fasce muscolari interessate. Questo avviene perché nel corso ogni fascia muscolare è avvolta nel tessuto connettivale che va a formare nel complesso il sistema miofasciale.

Grazie ad un’attenta sollecitazione i muscoli ne traggono vantaggio, si riattivano e riprendono a pieno le loro funzioni. È importante notare anche quanto questa tecnica abbia potenzialità legate al liquido interstiziale che serve a lubrificare la muscolatura garantendo un migliore movimento.

Nel complesso questo tipo di massaggio è indicato per gli atleti ma anche per coloro che hanno rigidità muscolare, problemi a contrarre la muscolatura, dolori articolari. Gli equilibri vengono ristabiliti e si nota un immediato sollievo dal dolore e dalle costrizioni muscolari e articolari. Un massaggio miofasciale migliora anche l’apporto ematico, il flusso venoso e linfatico e la scorrevolezza di tutti i tessuti.

In cosa consiste il massaggio miofasciale e come viene svolto

Nel corso di una seduta il fisioterapista prenderà atto di tutti i disturbi del paziente e procederà poi ad eseguire delle manovre in varie posizioni per stimolare tutta la muscolatura. Grazie alla palpazione, lo specialista è in grado di capire dove intervenire e in che modo, anche con una tecnica riflessa che va quindi ad operare non solo nell’area interessata ma anche nelle zone ad essa dipendenti.

Le prime sedute possono avvenire a circa 2 giorni di distanza e prevedere delle stimolazioni sempre più energiche poiché il paziente diventerà più incline fisicamente alla stimolazione muscolare.

Un trattamento può durare in media dai 30 ai 45 min, non è assolutamente doloroso e deve essere eseguito da personale specializzato. In seguito alla seduta su tutto il corpo ci saranno miglioramenti, l’obiettivo finale è dare un’aumentata mobilità, assenza di dolore e una sensazione complessiva di leggerezza.

Ovviamente le zone in cui sono presenti lesioni importanti, situazioni vascolari con problematiche gravi o infiammazioni importanti devono prontamente essere segnalate prima di dare inizio all’attività riabilitativa.

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Carmelo Garofalo Fisioterapista e Chinesiologo
Carmelo Garofalo Fisioterapista e Chinesiologo.Laureato in Fisioterapia e in Scienze Motorie, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Catania, ha conseguito il Master di I Livello in Neuroriabilitazione presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. #

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